Vado a vivere in USA

Scusate se posto questa notarella che potra’ sembrare banale a molti ma non a tutti visto che sistematicamente ricevo sul sito richieste di informazioni e aiuto (?????) dalle persone piu’ disparate che vogliono lasciare la vecchia natia Europa e costruirsi una luminosa seconda vita in America.
Mi sono stancato di rispondere sempre con le stesse ovvietà e quindi vorrei farlo qui una volta per tutte nei secoli a venire.

Vi premetto alcune considerazioni generali e vi rimando ad un sito molto ben documentato sul tema, poi fate come volete, ognuno e’ libero di giocarsi la vita a modo suo.

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Quartzsite, Arizona

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Questo è uno dei posti più incredibili che possiate incontrare. Si trova in Arizona, poche miglia ad est del Colorado sulla I-10 anche se e’ preferibile arrivarci da Needles (Route 66) seguendo la fantastica US95.
Cosa ha di speciale questo luogo nel deserto e cosa c’entra con la Route 66.

Con calma saprete tutto.

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Quartzsite è una città ma senza infrastrutture, da Marzo a Dicembre la abitano qualche centinaio di persone e poi…… di colpo in Gennaio diventa immensa, c’è chi dice 500.000 chi un milione di abitanti la ravvivano per un paio di mesi.
Chi sono e cosa ci vengono a fare ?

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Bagdad Cafe

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In mezzo al deserto Mojave a meta’ strada tra Amboy e Barstow in uno dei tratti piu’ suggestivi e intatti della Route 66 ci si imbatte  nel Bagdad Cafe, non si puo’ mancarlo.

Bagdad come paese non esiste piu’ da molti decenni ed il Cafe si trova effettivamente a Newberry Springs un’altra Ghost Town nel deserto. Se poi si aggiunge il fatto che ha una archittettura (si fa per dire) molto familiare a noi europei, sembra un rifugio alpino, la faccenda diventa inquietante.

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Ma non temete, nulla e’ ovvio e scontato da queste parti e cerchero’ di raccontarvi la sua storia che potrete approfondire anche in Internet. Si tratta di un esempio molto comune da queste parte in cui la realta’ nasce dal cinema e non viceversa. Hollywood docet.

Questo Cafe cosi’ particolare era un set cinematografico trasformato in una cosa reale, se poi aggiungo che si trattava di un film tedesco e non americano ci sono tutti gli elementi per una storia interessante.

Nel 1987 il regista Percy Adlon scelse di ambientare nel Mojave un film dal titolo originale “Out of Rosenhaeim” in tedesco che pero’ nella distribuzione internazionale divento’ Bagdad Cafe.

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Bonnie & Clyde on Route 66

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Bonnie & Clyde sulla Route 66 ? Anche loro ??????

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Picture taken in the early 1930s (between 1932 and 1934) of crime partners Bonnie Parker (R) and Clyde Barrow, Bonnie and Clyde. May 23, 2009 marks the 75th anniversary of the death of the legendary crime duo at the hands of Texas and Louisiana police officers. On the morning of May 23, 1934, the officers ambushed Bonnie and Clyde on a road in Bienville Parish, Louisiana, as the pair headed for a safehouse. 

Ebbene si, amici viaggiatori, la famosa coppia di fuorilegge Bonnie Parker e Clyde Barrow si rifugio’ a Joplin Missouri con tutta la gang per sfuggire alla pressante e continua caccia della polizia alla metà degli anni ’30.

 
Affittarono qui un anonimo garage (per nascondere la macchina) con un piccolo locale sopra ma presto vennero scoperti e ci scappo’ il conflitto a fuoco. Due poliziotti rimasero sul campo ma la banda riuscì a fuggire.
 
Nel covo venne trovata una macchina fotografica e le foto contenute permisero di identificare tutti i fuorilegge della banda.
 
La casa, con ancora i fori dei proiettili sulla facciata, e’ adesso vuota e pare che diventerà un B&B. La trovate in South Joplin, sulla 34th Street, due blocchi ad ovest della Main St.
 
Fonte (Joplin Route 66 Museum)
 

Midpoint Cafe. Adrian, Tx

Ecco, quando vedete questa insegna significa che siete arrivati a meta’ della Route 66. Come ogni cosa lungo la Mother Road anche questa e’ quanto meno discutibile, a causa dei diversi riallinamenti, cioe’ modifiche del percorso che si sono succeduti negli anni, l’esatto punto di mezzo non e’ definibile con esattezza. Ma non bisogna sottilizzare.

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Il Midpoint Cafe e’ un locale delizioso, inaspettato nel paese di Adrian sperduto nella prateria texana, vale una visita assolutamente. E’ arredato con cura e pignoleria in stile Diner anni ’50 ed entrandoci si ha davvero l’impressione di fare un viaggio a ritroso nel tempo.

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Road Runner

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Il Road Runner, diventato famoso nei Cartoon, esiste davvero e vive nella zona desertica attraversata dalla Route 95 e compresa tra Yuma al confine col Messico e Needles sulla Route 66. In pratica e’ la parte finale del Colorado prima che entri in Messico ormai asciugato dai coltivatori americani e sfoci, secco, nel Mare di Cotez.

Quel simpatico uccello e’ difficilissimo da vedere, non perche’ sia raro, anzi succede spesso di vederlo attraversare la strada a velocita’ incredibile, un lampo ed e’ sparito.  Ha un colore mimetico con l’ambiente ed e’ piuttosto piccolo per cui quando e’ fermo e’ praticamente invisibile.

E’ un uccello ma ha dimenticato come si fa a volare, cosi’ ha sviluppato una straordinaria velicita’ correndo ed in questo gli autori di Hollywood lo hanno immortalato. Il povero Wile E. Coyote, vittima della sfortuna piu’ nera che possa esistere, non riuscira’ mai a raggiungerlo.

Ma noi ne siamo felici, il Road Runner e’ davvero simpatico, peccato che non si riesca a farlo star fermo. Ma in questo ci assomiglia un po’.

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P.S. La foto non e’ mia naturalmente e complimenti al fortunato fotografo che l’ha fatta. Bella la pettinatura, proprio da velocista!

Blue jeans story

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La storia dei blue jeans – Jacob Davis e Levi Strauss

A metà Ottocento Levi Strauss è proprietario dell’omonima azienda di tessuti, la Levi Strauss & Co. Levi è solito fare il venditore ambulante per i lavoratori nelle miniere, trasportando la propria mercanzia su un carro e vendendo ai minatori un nuovo tipo di indumento pratico e di basso costo, oggi noto come salopette.

Per produrla usa la tela cosiddetta “de Nîmes” fatta di un robusto cotone originariamente proveniente dalla omonima città nel sud della Francai da cui deriverà poi il marchio  “Denim” ed il colore e’ il “Blu di Genova” storpiato in Blue Jean. Non e’ un prodotto nuovo ma già largamente usato dai portuali genovesi da almeno un paio di secoli per la sua robustezza e praticità.

Invece Jacob Davis, un sarto di origini lettoni, un giorno vede entrare nel suo negozio una cliente con in mano un paio di pantaloni davvero malridotti, appartenenti al suo grasso marito. Jacob ha l’intuizione di rinforzare le cuciture  con piccoli rivetti (giunti metalllici) per fissare meglio le tasche e rendere l’indumento più resistente.

Il suo banale esperimento funziona ed ha successo cosi’ si rivolge a Levi Strauss di San Francisco per registrare il brevetto di questa sua invenzione condividendone i costi. Il brevetto del blue jeans è stato depositato con il marchio Davis e Levi Strauss & Company il 20 maggio del 1873 e riguarda appunto l’uso di rivetti metallici di rinforzo nelle cuciture. La stoffa  ed i rinforzi metallici resero l’indumento praticamente indistruttibile.

E’ un successo planetario che ancora oggi non accenna a tramontare.

Linus