5 luglio, Mc LEAN (Texas) – Cactus Motel
Fare la 66 e non andare in motel sarebbe – oltre che un peccato – una
contraddizione. Ideali quelli a conduzione familiare.
Mario Conti
5 luglio, Mc LEAN (Texas) – Cactus Motel
Fare la 66 e non andare in motel sarebbe – oltre che un peccato – una
contraddizione. Ideali quelli a conduzione familiare.
Mario Conti
4 luglio – TULSA (Oklahoma)
Nella città evacuata dai festeggiamenti per l’Independence Day.
Siamo nella 66, che – come di prammatica – attraversa il centro della
città.
Mario Conti
3 luglio, PARIS SPRINGS (Missouri) – Alla stazione di Gary.
Gary è di quei personaggi che fanno tutt’uno con l’ambiente che si sono costruiti. Chiacchierone, prodigo, pletorico, istrionesco.
Sospeso nel tempo come il suo covo nel bel mezzo della rigogliosa e movimentata campagna del Missouri.
Un luogo – meta di pellegrinaggi a tema – che ti risucchia (se ami il
genere; e lo ami, se no non saresti qui) a tempo indeterminato, quanto
ne occorre per passare al setaccio le centinaia di reliquie stratificate ovunque.
Mario Conti
2 luglio, LEBANON (Missouri) – Munger Moss Motel.
L’insegna è fastosa,
Gli interni sono la quintessenza del
repertorio cinematografico sui motel.
La signora è da manuale.
Mario Conti
1 luglio, MT. OLIVE (Illinois) – Stazione Shell
Le stazioni di servizio sono un pezzo forte del repertorio della Route.
Oscillo tra il preferire i gioiellini scintillanti come questo di Mt.
Olive e il rimanere ipnotizzato da quelle cadenti, abbandonate, ancora piú evocative per l’immaginazione.
Mario Conti
29 giugno ’11, CHICAGO – Grattacieli
La selva di grattacieli di Chicago – da quelli meravigliosi deco agli
ultimi avveniristici – genera un’ubriacatura.
Mario Conti
30 giugno, JOLIET (Illinois)
28 Giugno 2011.
Chicago, porta della Route66 – La scultura “Cloud Gate” (la
chiamano “the Bean”) di Anish Kapoor al Millenium Park.
E’ intelligente, spettacolare, di straordinario e furbissimo
richiamo.
Mario Conti